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Nuovo vocabolario siciliano-italiano/OL

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OL

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OJ OM

[p. 669 modifica] Olà. Interiezione di chi chiama o comanda: olà.

Olannìsi. s. m. Specie di cacio: olandese.

Olè. Grido di derisione: evoè (Redi). || Grido di [p. 670 modifica] allegrezza che fanno i monelli di strada: vello vello (vedilo). || fari l’olè: far la beffa, dar la quadra.

Olì. Qualche volta per olè. V. Pitrè.

Oliari. v. a. Dar l’estrema unzione: inoliare.

Oliri. (Scob.) V. odorari. || nè oli nè feti, comu la mmerda di li spriveri, si dice fig. di cosa che non rechi nè ben nè male: non fa nè caldo nè freddo. Si dice di persona indifferente: non è nè carne nè pesce.

Oliva. s. f. Albero noto: olivo, ulivo. || Il frutto: oliva, uliva. || – cirasola o busciunetta: coreggiuolo. || – ugghiara: passerino. || – di lu capiteddu, addolcito nel ranno: olive del ranno o rannate. || – cunzati, messe in salamoja, poi schiacciate e acconciate. || – giarraffa, sorta d’oliva grossa e nera. || – giarraffedda, più piccina. || – prunara, oliva tonda simile alle susine. || – barridara, oliva di colore rossastro. || – nebba, di color nero. || – pizzu di corvu, altra specie nera. || – janculidda o marmurigna, bianca. || – a rappa, l’oliva che fa a grappoli. || –ugghiara o paturnisa, oliva nera e molto oleosa. || – nuciddara, oliva tonda, nera e con un solchetto in mezzo. || – gaitana, sorta d’oliva nera, bislunga e poco fruttifera. || – palummina, altra specie. || – di salari, quella buona ad esser salata. || Prov. morta o viva, adduma l’oliva, il legno di quest’albero arde verde e secco. || l’oliva quantu cchiù penni, cchiù renni, perchè è più succosa: quanto più ciondola più unge. || l’oliva ca è cugghiuta cu la mazza, ogghiu di malu sapuri porta ’n chiazza, o nun mettiri mazza ca t’ammazza, le olive abbacchiate dànno olio cattivo. || castagna, olivi e ghianna, agustu nn’addimanna, dimandan acqua, credo. || l’oliva la spisa rendi di la puta, di lu grassu e di la zappa, tanto più si fa all’ulivo tanto più frutta e rende: chi ara l’uliveto addomanda il frutto, chi lo letamina l’ottiene, chi lo pota lo costringe a fruttar bene. || l’oliva si vidi cu lu funnu di la sosizza, cioè in ottobre quando si mangia la salsiccia. || olivi di chiusa e tirrenu d’amenta, pigghia prestu ed allura allenta, presto affievolisce. || oliva di chiusa tutt’ossu e fruttu nenti, insomma le olive di chiusa non servono. || tri sunnu li nnimici di l’oliva, lu sirraculu, vermi e cuttuneddu, cioè il floiotribo, il verme e la psilla.

Olivara. s. f. L’albero d’olive: olivo. || Prov. olivari di to nannu, ceusi di to patri e vigna tua, l’olivo antico, il gelso non molto, e la vigna giovine, per ricavar molto.

Olivastru. V. agghiastru. || add. Di color che tende al bruno, color d’uliva: olivastro.

Olivazza. pegg. di oliva: olivaccia.

Olivedda. s. f. Sorta d’uva. || T. bot. Pianta: teucrio frutescente. Teucrium fruticans L.

Olivella. V. ligustru.

Olivetta. s. f. T. bot. Pianta medicinale che ha le foglie simili all’ulivo: camelea, calmolea. Daphne mesereum L. || Specie di bottone di abiti della figura simile all’oliva, ricoperto di filo di seta o altro: alamare.

Olivitaneddu. dim. di olivitanu.

Olivitanu. s. m. Frate d’un de’ mille ordini religiosi disciolti: olivetano. || Chiamavansi abusivamente così anco i filippini.

Olivitu. s. m. Luogo piantato di ulivi: oliveto, uliveto. || Prov. annetta l’oliviti e sbrucculia li viti, annetta l’olivo e togli gl’inutili tralci alla vite.

Olivu. V. olivara.

Olivuna. accr. di olivo. || accr. di oliva: olivone.

Olivuzza. dim. di olivo: ulivino, ulivello, olivuccia (però vilif.). || dim. di oliva. || Prov. si l’olivuzza sbuccia in aprili, basta pri cugghirila cu lu varrili; si in maju affaccianu li buttunedda, basta pri cugghirila ’na misturedda; ma si ritardanu pri sinu giugnu irrai cugghiennula a pugnu a pugnu, proverbio chiaro: quando imbrocca (o mignola) d’aprile vacci col barile; quando imbrocca di maggio, vacci per assaggio; quando imbrocca di giugno, vacci col pugno. || V. olivedda. || olivuzzi. V. purrazzi.

Oltraggiamentu. s. m. L’oltraggiare: oltraggiamento.

Oltraggiari. v. a. Far oltraggio: oltraggiare. P. pres. oltraggianti: oltraggiante. P. pass. oltraggiatu: oltraggiato.

Oltraggiatissimu. Sup. di oltraggiatu: oltraggiatissimo.

Oltraggiaturi. verb. m. Chi o che oltraggia: oltraggiatore –trice.

Oltràggiu. s. m. Offesa che passa i confini di quel che si suol comportar o compatire: oltraggio.

Oltraggiusamenti. avv. Con oltraggio: oltraggiosamente.

Oltraggiusu. add. Pieno d’oltraggio o che apporta oltraggio: oltraggioso. Sup. oltraggiusissimu: oltraggiosissimo.

Oltragnari. V. oltraggiari. A Noto.

Oltramari. s. m. Colore azzurro pieno e vivo: oltramare.

Oltramarinu. add. D’oltre mare: oltramarino.

Oltramuntanu. add. D’oltre monti: oltramontano.

Oltrapassari. v. a. Passar oltre: oltrapassare, oltrepassare. P. pass. oltrapassatu: oltrapassato.

Oltremodu. avv. Fuor di modo: oltremodo.

Oltremunti. avv. Di là da’ monti: oltremonte.

Oltrepassari. V. oltrapassari.

Oltri. prop. Di più, dopo: oltre. || Alquanto più: oltre. || oltricchì: oltrechè, oltrachè.

Oluri. (Scob.). V. oduri. (A. V. ital. olore).

Supplemento

[p. 1151 modifica] [p. 1152 modifica] [p. 1153 modifica] Olivedda. s. f. T. zool. Sorta di uccello: piviere.