Occhi soverchio arditi

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

In quei, che m'han trafitto Dolcissima Terilla
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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LXXXV

Non vuol più mirar la sua Donna.

Occhi soverchio arditi,
     Che agli amorosi inviti
     Così leggier correste;
     Quel che a lor non credeste,
     5Ecco provate appieno.
     Il bel guardo sereno
     Or tutto è nubiloso,
     Il sorriso amoroso
     Or tutto è feritate:
     10Deh che non v’annegate
     Entro pianti infiniti,
     Occhi soverchio arditi?
     Che per certo men dura
     Era nostra ventura,
     15Se nascevate spenti.
     Su tristi, su dolenti,
     Su su gitene, gite,
     Lunge da me fuggite;
     Amo vedermi cieco,
     20Anzi che avervi meco.