Odo sin qui, Signor, le donne Alpine
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Di Costanzo
V1
Odo sin quì, Signor, le donne Alpine,
Ch’eran poc’anzi in sì securo stato,
Pianger de’ lor mariti il duro fato
Dal gran vostro valor condotti al fine:
5E, come pria temea scempi e rapine,
Italia, in speme il suo timor cangiato,
Minacciar al nemico empio ed ingrato
Ed al suo proprio suol morti e ruine.
Onde Grecia infelice or ride, e spera
10Romper il giogo, e ristorar suoi danni
Col favor della vostra Aquila altera;
La qual, s’avendo ancor teneri i vanni
È tale, or che sarà quando l’intera
Forza e virtù le daran l’uso e gli anni?
Note
- ↑ Per Carlo V. Imp. quando ebbe rotti i Luterani di Germania, e disfatta la famosa lega di Smalkald l’anno 1547.