Or ch'han le cose esordio, ascolto i venti

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Giuseppe Battista

Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura XLIII. Il ritorno dei dolori a primavera Intestazione 3 agosto 2022 100% Da definire

Per far idolo un ventre io mai non tento Già preveggo gli strazi e già detesto
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XLIII

IL RITORNO DEI DOLORI A PRIMAVERA

     Or ch’han le cose esordio, ascolto i venti
alitar per lo cielo anima molle;
e, sciolti in rio canoro i ghiacci algenti,
ride popolo d’erbe in su le zolle.
     Da’ rostri suoi l’eroe pennuto estolle,
a cibarne l’orecchio, inni languenti,
e dove tiepidezza aspetta il colle,
Venere a provocar vanno gli armenti.
     Sul mattutino albor fugge dal tetto
e con rombi festanti è l’ape or desto
a depredare il sempre verde Imetto.
     Non temono i Leandri il mar di Sesto,
ché lor promette amenitá d’aspetto...
Il mondo tutto è lieto, ed io son mesto.