Ove d'avara chiostra a me s'involi
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Questo testo fa parte della raccolta Bartolomeo Tortoletti
II
LA SOMIGLIANZA
Ove d’avara chiostra a me s’involi,
idolo mio leggiadro, il tuo splendore,
maestro a vagheggiar mi guida Amore
somigliante beltá che mi consoli.
Tu non temer però che lá sen voli
da le tue fiamme fuggitivo il core;
giuroti ch’ardo piú, quanto maggiore
conosco il raggio onde tu splender suoli.
In lei null’altra cosa amar poss’io
ch’il tuo solo ritratto: una è la bella
luce d’entrambe ed uno il mio desio.
Tai sono i rai del Sol ne la sorella;
e se tu sole sei del giorno mio,
luna esser può de la mia notte anch’ella.