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Pagina:Beltrami - Ricerche di geometria analitica - 1879.pdf/33

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liberata che sia dai denominatori, si abbassa spontaneamente al 2° grado, per la mutua elisione di tutti i termini che contengono potenze di superiori alla seconda. Si giungerebbe, per un cammino inverso, alle stesse equazioni (4) eguagliando a zero i coefficienti di nella precedente equazione, liberata dai denominatori.

Osserviamo ancora che rappresentando, come dianzi, con una funzione intera di , di grado , a coefficienti arbitrarii, e moltiplicando ordinatamente le equazioni (4) del § precedente per

,


si ottiene

,


ossia, in forza del Lemma (II),

,


vale a dire, scrivendo per disteso,

(5) .


Quest’unica equazione equivale, per l’arbitrio degli coefficienti della funzione al sistema delle equazioni (4) del § precedente, dalle quali essa venne ricavata. Viceversa si possono da quest’unica equazione ricavare tutte le equazioni citate. Per ottenere la prima, ad esempio, non si ha che da porre

.


Se, in particolare, si pone eguale al prodotto di dei binomii

, ,