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160 Giovanni Boccacci

Or con Sennuccio et con Cino1 et con Dante
     Vivi, sicuro d’eterno riposo,10
     Mirando cose da noi non intese.
     De’, s’a grado ti fui nel mondo errante2,
     Tirami drieto a te, dove gioioso
     Veggia colei che pria d’amor m’accese3.


  1. Sennuccio del Bene († 1349) e Cino da Pistoia († 1336 o 1337); per la morte del primo scrisse il Petrarca il son. Sennuccio mio, ben che doglioso e solo (cfr. la n. 1 a p. 139), in cui lo pregava di salutare nel terzo cielo appunto Cino e Dante, insieme con altri poeti.
  2. In terra (cfr. Par., XX, 67).
  3. La Fiammetta.