Pagina:Cennini - Il libro dell'arte, 1859.djvu/190

Da Wikisource.
150 tavola


Brillare. A te conviene principalmente torre il sesto: voltare le tue corone o ver diademe: granarle, cogliere alcuni fregi, granarle con istampe minute che brillino come panico. 140.

Brunire. Queste due parti (il disegno e il colorire) vogliono questo cioè: saper tritare, o ver macinare.... rilevare di gesso, mettere di bolo, mettere d'oro, brunire, temperare, campeggiare ec. 4.

la carta, o su la carta. Poi metti un foglio di carta bambagina, ben netto, sopra quella (carta) che hai tinta: e con pietra da brunire oro, brunisci con buona forza di mano. 17. — Ad alcuni piace molto brunire pur su per la carta tinta, cioè che la pietra da brunire la tocchi e cerchi. ivi.

l’oro. Quando comprendi che ’l detto oro sia da brunire, abbi una pietra che si chiama lapis amatita. 135.

Bucetto. E quanto men gesso vi lassi, tanto è meglio: che spiani pure i bucetti delle fila (della tela), assai basta una volta dare di gesso. 162.

Bucciuolo. «Cannello.» Tali (peli di code di vaio) che vada in un bucciuolo di oca; tali che vada in un bucciuolo di penna di gallina o di colombo. 61.

Bulletta. Poi la ferma (la carta di cavretto) con bullette tirate su per una asse, a modo di carta di tamburo. 17.

Buttare. «Gettare, Formare.» Di questo tal gesso, o più forte di colla, puoi buttare alcuna testa di leone, o altre stampe stampate in terra o vero in crea. 125. — E sappi che poi di questa tal forma, perchè hai la prima, tu puoi fare buttare la detta impronta di rame, di metallo, di bronzo, d’oro, d’ariento, di piombo, e generalmente di quel metallo tu vuoi. 184. Vedi Fondere.

Calcina di galla. «Lo stesso che il fiore della calcina, La calcina sfiorita.» Poi con cazzuola abbi calcina ben fresca di galla; tanto calcina, quanto sabbione; e mescolavi dentro polvere stacciata di matton pesto, e smalta perfettamente una o due volte. 175.

sfiorata. Togli la calcina sfiorata, ben bianca; mettila spolverata in uno mastello per ispazio di dì otto. 58.

viva. Rimenala con un’assicella a due mani, con un poca di calcina viva. 112.

Caldaia. E se fusse figure o foglie che le potessi far bollire in caldaia con acqua chiara, mai quel legname ti farebbe cattiveria di sfenditure. 113.

Caldara. Poi abbi una caldara d’acqua, e falla ben calda, e mettivi questa pignatta di gesso temperato. 117.

Caleffare. «Tingersi il viso per burlare, o contraffare alcuno.» I tuoi colori puoi fare temperati con uovo, o vuoi, per caleffare, ad oglio o con vernice liquida, la quale è più forte tempera che sia. 179.

Camera. Questo colore è buono a dipignere palvesi e lancie, e anche si adopera a dipingere camere in secco. 53.

Campeggiare. «Colorire il campo della pittura.» Queste due parti (il disegno e il colorire) vogliono questo, cioè: sapere tritare, o ver macinare.... mettere d’oro, brunire, temperare, campeggiare, spolverare, grattare ec. 4. — Poi, se vuoi fare il drappo rosso, campeggia questo cotale oro brunito con cinabro. 141. — E ancora ti avviso che, colorendo, vuole essere molte e molte volte campeggiato i colori, assai più che in tavola, perchè la tela