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delle voci attenenti all’arte.

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16. — Togli quanto una fava d’ocria scura (che sono di due ragioni ocrie, chiare e scure). 67.

Olio. Lavorare d’olio in muro, o in tavola in ferro e in pietra. Innanzi che più oltre vada, ti voglio insegnare a lavorare d’olio in muro, o in tavola, che l’usano molto i tedeschi, e per lo simile, in ferro e in pietra. 89.

di linseme. Togli olio di linseme chiaro e bello, e ugnila (la carta) con bambagia del detto olio. 24.

d’uliva. E con pennello, a modo che tigni le carte tinte, così ne da’ sopra queste pietre che sieno nette: e vogliono essere le dette pietre prima unte d’olio d’uliva. 25.

Ombra. Togli poi il vasellino della terza incarnazione, e va’ nella stremità dell’ombre, lasciando sempre in nella stremità che ’l detto verdeterra non perda suo credito. 67.

Ombrare. E ombra un poco sotto il labbro di sopra, che vuole pendere un poco più scuretto che il labbro di sotto. 67.

Opera. «Fiori, foglie od altri ornamenti che rilievano sul campo d’una stoffa, o tela o simili.» Nella quale (tavoletta) vuole essere disegnato d’ogni ragione drappo di seta che vuoi, o di foglie, o d’animali, e fa’ che sia in forma distagliata e disegnata che le facce tra tutte e quattro vengano a riscontrarsi insieme, e fare opera compiuta e legata. 173.

musaica. E questo basti alla detta opera musaica o vuoi greca. 172.

Orafo. «Orefice.» El ti è di bisogno far lavorare a uno orafo due cannelle d’ottone o ver d’ariento, le quali sieno tonde di sopra, e più aperte di sotto, sì come sta la tromba. 185.

Orefice. Vedi Spazzatura dell’oro.

Oro. Avvisandoti che l’oro che si mette in su’ mordenti, spezialmente in questi lavori sottili, vuole essere il più battuto oro, e il più fiebole che possi trovare: chè s’egli è sodetto, non puoi adoperarlo sì bene. 151.

di metà. «Oro falso battuto.» Ancora ti guarda da oro di metà, chè di subito viene negro. 93. Vedi Mordere.

macinato. Vedi Cardare.

Orpimento. «Questo orpimento è fabbricato specialmente in Sassonia, per mezzo della sublimazione del zolfo e dell’arsenico bianco. Esso è di un giallo compatto, di massa opaca, e dì apparenza vetrosa. Gli antichi Latini lo chiamarono auri pigmentum, quasi color d’oro. Se ne trova ancora del naturale nelle terre vulcaniche, ed il migliore viene dalla Persia.» Giallo è un colore che si chiama orpimento. Questo tal colore è artificiato e fatto d’archimia, ed è propio tosco. 47. Vedi Coloruzzo.

Osso. E quando la detta tavoletta (da disegnare) è asciutta bene, togli tanto osso ben tritato per due ore che stia bene; e quanto più sottile, tanto meglio. 5. — E quando tu n’hai bisogno per ingessare la detta tavoletta, togli meno di mezza fava di quest’osso o meno, e colla sciliva rimena quest’osso, e va’ distendendo con le dita per tutta questa tavoletta. ivi. — Bisogna sapere che osso è buono. Togli osso delle cosce e delle alie delle galline o di cappone. 7. — Nella carta bambagina puoi disegnare col predetto piombino, senza osso. ed eziandio con osso. 12.

Overa. Vedi Ovra.

Ovra. «Opera.» Poi vattene dal fornaro la sera, quaudo ha lasciato ovra (cioè