Pagina:De Sanctis, Francesco – Alessandro Manzoni, 1962 – BEIC 1798377.djvu/363

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nota 357

Per i titoli delle opere e per le citazioni abbiamo conservato, d’accordo coi criteri generali fissati per tutta la collezione, il testo riferito dal De S., alcune volte discordante da quello originale: persuasi dell’importanza di quelle deformazioni per la conoscenza del gusto e dello stesso pensiero desanctisiano.

I. Il mondo epico-lirico di Alessandro Manzoni. — Varianti della Nuova Antologia (R) e dei Nuovi saggi critici del 1872 (V72) rispetto ai Nuovi saggi critici del 1879 indicati col numero della pagina e del rigo della nostra edizione:

p. 3 r. 4: «ne’ Sepolcri di Foscolo e Pindemonte», R e V72: «ne’ Sepolcri di Foscolo e di Pindemonte» (lezione da noi adottata);
ivi r. 18: «moderno, fu corso», R: «moderno, e fu corso»;
p. 5 r. 1: «in piedi», R e V72: «in piede»;
ivi r. 11: «ambiente fu costretta», R: «ambiente moderno fu costretta»;
ivi r. 13: «restaurazione, ma transazione», R e V72: «restaurazione, fu transazione»;
ivi r. penultimo: «il senso della natura e del limite», R e V72: «il senso della misura e del limite» (lez. adottata);
p. 9 r. 4: «e il diritto divino», R e V72: «e il dritto divino» (lez. adottata: dritto per diritto è forma normale in De S., come si può vedere da altri suoi passi);
ivi r. 5: «primo entusiasmo religioso, che accompagnava», R: «primo entusiasmo, preludio di quell’entusiasmo religioso, che accompagnava»;
p. 16 r. 31: «il Cinque Maggio! Non ci vorrei la coda», R e V72: «il Cinque Maggio! Ma non ci vorrei quella coda».

II. La poetica di Manzoni. — Abbiamo accettato le seguenti correzioni del Croce al testo della Nuova Antologia (R):

p. 20 r. terzultimo: «hai come tante proposizioni», R: «ha come tante proposizioni»;
p. 25 r. 28: «intravvedi già la catastrofe», R: intravvede già la catastrofe»;
ivi r. 29: «Hai dunque una esposizione», R: «Ha dunque una esposizione»;
p. 31 r. quartultimo: «scoppia in occasione del dramma», R: «scoppia in occasione dal dramma»;
p. 33 r. 25: «Se difetto c’è, il difetto», R: «Se difatto c’è il difetto»;