Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/374

Da Wikisource.

347

Le parole sopravvegnente, curante, durante, e vivente, che si truovano in questi esempj, non sono, come alcuni gli fanno, participj presenti, ma aggettivi; poichè si dice i sopravvegnenti, i viventi. Ben è il participio presente sottinteso in tutti quattro gli esempj, la piena costruzione de’ quali è: la notte essendo sopravvegnente; ella non essendo curante, essendo durante la guerra; essendo vivente il re.

1. I’ avea già i capelli in mano avvolti, E tratti glien’avea più d’una ciocca, Latrando lui con gli occhi in giù rivolti. D. 2. Men solitarie l’orme Foran de’ miei piè lassi, Ardendo lei che come un ghiaccio stassi. P.

Il Bartoli per provare che col participio presente si possa usare la forma dell’oggetto lui e lei, in luogo dell’agente egli ed ella, produce questi esempj, e una infinità di Gio. Villani; ma, come già dichiarai, in ciò l’autorità dei Villani non vale. Il latrando lui di Dante mi piace assai; e ben da poco fora chi ’l biasimasse; e per la ragione che in seguito vedremo ragionando de’ participj passati, quei verbi l’azion dei quali ha luogo nell’agente medesimo, sono più abbienti a riceverei l’oggetto in vece della forma dell’agente. Con tutto ciò, fuor che questo esempio, il Bartoli non trova altro rifugio che in Gio. Villani per avvalorare il suo vivendo lui, tornando lui, essendo lei; il Boccaccio, costantemente egli ed ella col presente participio. L’altro esempio che si allega del Petrarca, ardendo lei, non ha che far niente col presente caso; perchè quel lei è un tronco di colei, o ha un cotal senso; ed ella non vi potrebbe aver luogo. E chi ben sente il valore del dir nostro sa che a lei non siegue mai espressione determinativa, per esser pronome che richiama una persona già nominata; laddove il