Pagina:Il buon cuore - Anno XI, n. 39 - 28 settembre 1912.pdf/1

Da Wikisource.
Anno XI. Sabato, 28 Settembre 1912. Num. 39.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza. —Una festa a Bellano: Inaugurazione della bandiera della Società Femminile di Mutuo Soccorso.
Religione. —B. R. Vangelo della domenica quinta dopo la Decollazione — Congresso Eucaristico di Vienna.
Educazione ed Istruzione. —F. Meda, Impressioni lauretane — Samarita, Sonatore d’organino.
Società Amici del bene. —Francobolli usati.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario.

Beneficenza


Una festa a Bellano

Benedizione della Bandiera

della Società Femminile di Mutuo Soccorso.


Domenica scorsa, 22 corrente, la grossa borgata di Bellano era in festa. Si inaugurava, colla benedizione in chiesa, la bandiera delia Società Femminile di Mutuo Soccorso. Molte Società, coi loro vessilli, erano convenute, con larghe rappresentanze, dai paesi vicini, dai monti e dal lago. Un corteo, preceduto dalla banda del paese, si organizzò prima di recarsi alla Chiesa. Monsignor Nogara, in mitra e pluviale, benedisse la bandiera, e Mons. Vitali recitò un breve discorso di circostanza.

La festa fu resa più animata e solenne, da una copiosa pesca di beneficenza, che fruttò più di lire quattromila, e da una esposizione di svariati lavori, nel nuovo salone della Scuola di lavoro femminile e dell’Oratorio festivo.

Discorsi vennero poi tenuti di propaganda dell’azione cattolica sulla piazza dello storico tempio da diversi distinti oratori, dal signor Capellini, dall’avv. Narizzano e dalla signorina Lina Brambilla. Il senatore Gavazzi e il cav. Domenico Arrigoni, chiusero la serie dei discorsi, ai quali avevano fatto d’esordio alcune appropriate parole del sac. Giuseppe Melasi.

Ecco le parole di Mons. Vitali.


Una cara e geniale solennità, religiosa e insieme patriottica oggi ne raccoglie qui nel Tempio.

Voi siete qui convenuti a chiedere la benedizione di
Dio sulla bandiera della Società femminile di Mutuo Soccorso. Questa solennità è completata da altre, dalla costruzione del fabbricato per l’Oratorio e per la Scuola femminile di lavoro, unita ad una pesca di beneficenza per raccogliere i mezzi necessari ai molteplici scopi. Son diverse forme, son diversi momenti di un’opera sola importantissima, la elevazione morale e materiale della giovane.

Annunciare lo scopo è farne conoscere l’importanza. Provvedere al bene della gioventù femminile è giovare al bene di tutto il paese, non solo pel presente, ma anche pel futuro: salvare la giovane in modo indiretto ma efficace sono salvati in un paese anche i giovani. E pel futuro?

La giovine di oggi sarà domani madre, la madre centro della famiglia, che tanta influenza ha nel preparare il benessere di tutta la società. Giustamente fu detto che sulle ginocchia della madre, nel bambino si forma e passa tutta l’umanità.

Il bene della giovane è procurato mediante l’educazione e il lavoro; educazione cristiana, formata dalla dottrina del Vangelo, vivificata dall’ambiente salutare dell’Oratorio festivo, e dal lavoro, nota caratteristica dell’epoca presente, il lavoro è ciò che ora costituisce la dignità dell’uomo in mezzo alla società. Una volta si diceva: l’uomo tanto vale, quanto sa: oggi si dice: l’uomo tanto vale quanto lavora.

E questo lavoro, sempre utile e lodevole, anche quando è isolato, assume maggior forza e importanza, quando abbia il carattere di mutuo soccorso. L’organizzazione è la forza dell’operaio e del lavoratore: è forza nella difesa contro le sopraffazioni di classe opposte, è forza nella rivendicazione dei propri diritti: ciò vale a un tempo per gli uomini e per le donne.

Le diverse forme della vita collettiva della gioventù operaia femminile vogliono però avere un simbolo che le rappresenti, che le associ, che le spinga all’azione. Questo simbolo è la bandiera.

Voi siete venuti qui per far scendere su questa bandiera la benedizione di Dio, e il suo ministro l’ha solennemente invocata.

Benedite, o Signore, questo simbolo della istruzione cristiana della giovane, e sia per essa luce di verità, preservazione dall’errore e dai corrotti costumi.