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422 malmantile racquistato

38.
Di qui si parte, ed apre uno stipetto.
D’intagli e d’arabeschi ornato e ricco,
E trova due cassette di belletto,
Cert’altre di pezzette e d’orichicco1
Una di biacca, e in una un bel vasetto
Che dà l’acqua da rogna per lambicco;
’N un’altra, ch’elle furon fino a dieci,
Ellera2 a mazzi e un bel tascon di ceci.
39.
Ad un casson di ferro va da zezzo,
E quivi trova il morto3 ma da vero;
Chè i diamanti e le gioie di gran prezzo
Non v’hanno4 che far nulla e sono un zero;
Perchè si tratta ch’e’ vi fosse un vezzo
Di perle, che sebben pendeano in nero,
Eran sì grosse, che si sparse voce
Ch’ell’eran poco manco d’una noce.
40.
D’anelli e d’orecchini v’è il marame5,
Tanti gioielli poi che è un fracasso:
Di medaglie dorate o vuoi di rame
Un moggio ne misurano e di passo6;
Ma quella è spazzatura ed un litame,
Rispetto alle monete che più basso
Le più belle comparsero del mondo;
Chè in fatti i pesci grossi stanno al fondo.

  1. St. 38 Orichicco. Gomma che geme dal ciliegio, pèsco o susino. (Nota transclusa da pagina 476)
  2. Ellera ecc. Robe per cauteri. (Nota transclusa da pagina 476)
  3. St. 39 Il morto. Il buono, il tesoro. (Nota transclusa da pagina 476)
  4. Non v'hanno ecc.. Vuol dire: non ve n’è affatto.. (Nota transclusa da pagina 477)
  5. St. 40 Marame. Rifiuto di mercanzia, gran quantità. (Nota transclusa da pagina 477)
  6. E di passo. E più. Vedi c. XI, 12. (Nota transclusa da pagina 477)