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indice del primo volume 437
Capitolo IV (aprile-giugno 1546). |||
 p. 257
[Quarta sessione: i due decreti dogmatici sulle Scritture canoniche e sull’edizione, interpretazione, uso dei libri sacri. — Lettura delle lettere di credenza degli oratori cesarei. — Critiche mosse in Germania ai lavori del concilio. — Istruzioni da Roma ai legati conciliari. — Il papa insiste per l’intervento dei prelati svizzeri al concilio. — Scomunica dell’elettore arcivescovo di Colonia. — In Germania si insiste per un concilio nazionale. — Tentativi della parte imperiale al concilio per rinviare la trattazione e decisione di materie dogmatiche. — Si fissa per la sessione successiva l’articolo del peccato originale. — Modifiche per sollecitare i lavori del concilio. — Riprendesi a trattare delle cattedre religiose e della predicazione. — Contrasto fra i vescovi e gli ecclesiastici regolari sui privilegi monacali nell’ insegnamento religioso e nella predicazione. — Il papa mostrasi favorevole a conservarli, per limitare il potere vescovile. — Articoli luterani sul peccato originale. — Discussioni sulla natura, la trasmissione, le conseguenze, la cancellazione, la pena del medesimo. — Opinioni del Catarino, del Soto, del Marinari. — Difficoltá nella formazione del decreto. — Disputa tra domenicani e francescani sull’ Immacolata Concezione: processo storico della questione.]
Capitolo V (giugno-luglio 1546). |||
 p. 291
[Fallita la conferenza religiosa di Ratisbona, in quella dieta Carlo V tenta invano un accordo coi protestanti, che insistono per un concilio nazionale. — Segreti accordi e preparativi di guerra. — Quinta sessione: decreti sul peccato originale e sull’ insegnamento scritturale e la predicazione. — Giungono al concilio gli inviati del re di Francia: discorso del Danès. — Critiche mosse in Germania ai decreti della sessione. — Lega papaie-imperiale contro gli smalcaldici. — Breve di Paolo III agli svizzeri. — I protestanti scoprono il fine religioso della guerra, mascherato dall’ imperatore con fini politici. — Il concilio decide di trattare la dottrina della giustificazione e il dovere della residenza episcopale. — Il vescovo di Vaison prospetta la necessitá di ristabilire l’autoritá vescovile abolendo i privilegi monacali. — Articoli luterani sulla giustificazione. — Importanza e difficoltá della materia. — Lunghe e sottili dispute (Soto, Vega, Catarino, francescani, domenicani) sulla fede giustificante, sulle opere precedenti, concorrenti e susseguenti alla grazia, sull’essenza della medesima, sulla « imputazione » della giustizia di Cristo.]
Capitolo VI (luglio-agosto 1546). |||
 p. 319

[Bolla di Paolo III, che indice un giubileo per la guerra contro i protestanti. — Malcontento di Carlo V, che vuole mascherare il fine religioso della guerra col fine politico. — Bando imperiale contro l’elettore di Sassonia e il langravio d’Assia. — Timori di Carlo V per