Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/256

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tavole1. Questi stessi rari inviti peraltro divennero troppo gravosi ai primarj Romani; motivo, per cui Nerone gli proibì2, ed introdusse invece dei medesimi le così detto sportule15, le quali consistevano in una certa provvisione di viveri soliti darsi ai Clienti, e che in breve convertite vennero nel regalo di soli cento quadranti16. Queste scarse limosine furono di nuovo tolte da Domiziano, il quale ridusse per la seconda volta gli antichi inviti ad un’effettiva cena. Da un Epigramma di Marziale rilevasi che il Popol

  1. Vedansi Luciano I. 59. 60. Ed. Reitzii. Martial. III. Ep. 7 36. 45. 94. e soprattutto Giovenale nella sua quinta Satira. Con maggior brevità fa vedere il 36. Epigramma di Marziale gli incomodi della vita del Cliente, e l’avarizia dei Patroni.

    » Quod novus, et nuper factus tibi praestat amicus:
         Hoc praestare jubes me, Fabiane, tibi.
    Horridus ut primo semper te mane salutem,
         Per mediumque trahat me tua sella lutum:
    Lassus ut in Thermas decima, vel serius hora
         Te sequar Agrippae, cum laver ipse Titi.
    Hoc per triginta merui, Fabiane, Decembres.
         Ut sim tiro tuae semper amicitiae?
    Hoc merui, Fabiane, toga tritaque meaque,
         Ut nondum credas me meruisse rudem?

    Questo povero Cavalier Romano spedì in sua vece all’avaro di lui Patrono il proprio Liberto, giacchè questi poteva meglio di lui adempire a tutti i doveri dei Clienti. III. 46. In altri luoghi egli loda i generosi Reges, et Dominos (così i Clienti chiamavano i proprj Patroni,) i quali gli avevano regalato un abito nuovo.

  2. Svet. in Nerone c. 16.