Pagina:Zibaldone di pensieri IV.djvu/354

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342 pensieri (2624-2625-2626)

intendere il citato luogo di Cicerone, latina suis finibus, exiguis sane, continentur. Pur non erano tanto ristretti neppur allora, quanto all’uso quotidiano, essendo già stabilito il latino in Affrica ec.


*   Visto non è altro che una contrazione del participio visitus (come quisto di quesitus in ispagnuolo) ignoto agli scrittori latini (14 settembre 1822).


*   Per la dissertazione dell’antico volgare latino vedi, fra gli altri, il Pontedera, Antiquitatum latinarum graecarumque enarrationes atque emendationes. Patav., Manfrè, typis Seminarii, 1740, 4°., epist. 1,2, principalmente (15 settembre, dí della B. V. Addolorata, 1822). Vedi anche il Lanzi, Saggio sulla lingua etrusca.


*   Ho detto in piú luoghi che l’opinione è signora degli individui e delle nazioni, che  (2625) tali sono e furono e saranno quelli e queste, quali sono o furono o saranno le loro opinioni e persuasioni e principii. La cosa è naturalissima, e conseguenza necessaria dell’amor proprio in un essere ragionante. Perocché l’amor proprio porta l’uomo a sceglier sempre quello che se gli rappresenta come suo maggior bene. Ma qual cosa se gli rappresenti come tale, ciò dipende dall’opinione, e cosí la libertà dell’uomo è sempre determinata dall’intelletto. Quindi, sebben l’uomo alle volte si scosta da’ suoi principii, considerando per allora come suo maggiore bene quello che pur è contrario ai medesimi, nondimeno è naturale che la massima parte delle operazioni, desiderii, costumi ec., sí degl’individui sí de’ popoli sia conforme ai principii tenuti dal loro intelletto stabilmente e abitualmente (16 settembre 1822).


*   Ho detto altrove che le antiche nazioni si stimavano ciascuna di natura diversa dalle altre,  (2626)