Vai al contenuto

Pensieri di Deola

Da Wikisource.
Cesare Pavese

Italo Calvino 1932 Indice:Pavese - Poesie edite e inedite.djvu poesie letteratura Pensieri di Deola Intestazione 24 marzo 2024 100% Da definire

Ozio Estate di San Martino
Questo testo fa parte della raccolta Poesie edite e inedite


[p. 34 modifica]

Pensieri di Deola

Deola passa il mattino seduta al caffè
e nessuno la guarda. A quest’ora in città corron tutti
sotto il sole ancor fresco dell’alba. Non cerca nessuno
neanche Deola, ma fuma pacata e respira il mattino.
Fin che è stata in pensione, ha dovuto dormire a quest’ora
per rifarsi le forze: la stuoia sul letto
la sporcavano con le scarpacce soldati e operai,
i clienti che fiaccan la schiena. Ma, sole, è diverso:
si può fare un lavoro piú fine, con poca fatica.
Il signore di ieri, svegliandola presto,
l’ha baciata e condotta (mi fermerei, cara,
a Torino con te, se potessi
) con sé alla stazione
a augurargli buon viaggio.

È intontita ma fresca stavolta,
e le piace esser libera, Deola, e bere il suo latte
e mangiare brioches. Stamattina è una mezza signora
e, se guarda i passanti, fa solo per non annoiarsi.
A quest’ora in pensione si dorme e c’è puzzo di chiuso
— la padrona va a spasso — è da stupide stare là dentro.
Per girare la sera i locali, ci vuole presenza
e in pensione, a trentanni, quel po’ che ne resta, si è perso.

Deola siede mostrando il profilo a uno specchio
e si guarda nel fresco del vetro. Un po’ pallida in faccia:
non è il fumo che stagni. Corruga le ciglia.
Ci vorrebbe la voglia che aveva Marí, per durare
in pensione (perché, cara donna, gli uomini
vengon qui per cavarsi capricci che non glieli toglie

[p. 35 modifica]

né la moglie né l’innamorata) e Marí lavorava
instancabile, piena di brio e godeva salute.
I passanti davanti al caffè non distraggono Deola
che lavora soltanto la sera, con lente conquiste
nella musica del suo locale. Gettando le occhiate
a un cliente o cercandogli il piede, le piaccion le orchestre
che la fanno parere un’attrice alla scena d’amore
con un giovane ricco. Le basta un cliente
ogni sera e ha da vivere. (Forse il signore di ieri
mi portava davvero con sé
). Stare sola, se vuole,
al mattino, e sedere al caffè. Non cercare nessuno.