Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1067

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[p. 379 modifica] degli scrittori latini, quanto alla [p. 380 modifica]vera e propria ed ottima lingua latina. E certo chi è superiore nell’imitare, chi è superiore nel maneggiare e adoperare, è necessario che lo sia pure nel conoscere e nel gustare, e quella prima superiorità suppone questa seconda. Ora di questa superiorità degl’italiani nello scriver latino, dal Petrarca fino a oggidí, vedi Andrés, t. III, p. 247-248, e quivi le note del Loschi, p. 89-92, p. 99-102, t. IV, p. 16, e le Epistole del Vannetti al Giorgi (20 maggio 1821).


*    Le parole di qualunque genere (cioè, particelle come re, preposizioni come ad ec., nomi ec.) che si prepongono ai verbi nella composizione, li chiama Varrone, e dietro lui Gellio, praeverbia. Vedi Forcellini (20 maggio 1821).


*    Le cause per cui la lingua greca formata fu liberissima d’indole e di fatto, a differenza della latina, sono:

1°, Che la sua formazione accadde in tempi antichissimi, o si vogliano considerare quelli di Omero, o quelli di Pindaro, di Erodoto ec., o anche quelli di Platone ec.; tempi che, sebbene assai cólti e civili (dico questi ultimi), anzi il fiore della civiltà greca, nondimeno conservavano ancora assai di natura. A differenza della lingua latina formata in un tempo di piena,