Vai al contenuto

Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1076

Da Wikisource.
Pagina 1076

../1075 ../1077 IncludiIntestazione 31 gennaio 2013 100% Saggi

1075 1077


[p. 386 modifica] occupazione, ancorché di loro premura, a ricordarsi di una cosa che bisogni fare, di una commissione che loro sia stata data e che anche prema loro di eseguire: al contrario, quelli che hanno la giornata piena e quindi meno tempo libero e piú cose da ricordarsi. La cagione è chiara, cioè l’abito di negligenza nei primi e di diligenza nei secondi (22 maggio 1821). E lo stesso differente effetto si vede anche in una stessa persona, secondo i diversi abiti e metodi temporanei di attività e diligenza o inattività e negligenza.


*    Alla p. 761. Anzi questa facoltà de’ composti di due o piú voci è proprissima anche oggidí del linguaggio italiano familiare (e credo anzi del linguaggio familiare di tutte le nazioni, massime popolare), e specialmente del toscano lo è stato sempre e lo è. Il qual dialetto vi ha molta e facilità e grazia; e il discorso ne riceve una elegante e pura novità ed una singolare efficacia; come tagliacantoni, ammazzasette, pascibietola (del Passavanti), frustamattoni, perdigiorno, pappalardo e simili voci burlesche o familiari, antiche e moderne. Sicché non si può dire che [p. 387 modifica]questa medesima facoltà sia neppur oggi perduta (giacché sarebbe ridicolo l’impedire di fare altri composti simili ec.) né che la nostra lingua non ci abbia attitudine; e neppure che non si possano estendere oltre al burlesco o familiare, giacché il burlesco o familiare di questi composti deriva non tanto dalla composizione quanto dalla natura delle voci che li formano. Ma altre voci, purché fosse fatto con giudizio e senza eccesso