<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2077&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20140930153806</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2077&oldid=-20140930153806
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2077 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 40modifica] ameranno di chiamarlo contrazione di quassatus). Non nego che infatti non si trovi usato in forma per lo piú di aggettivo, ma ciò accade né piú né meno a innumerabili altri evidentissimi participii passivi d’altri verbi. Ora, che quassus in origine sia puro participio di quatere, si farà chiaro dal verbo quassare, considerato, secondo le osservazioni che noi abbiamo fatte circa la formazione di tali verbi continuativi, dal participio in us de’ positivi; e si conferma ancora dall’autorità di Festo, il quale dice che concutere è composto di con e quatere. Ora egli ha il suo participio passato e questo fa concussus (cosí excussus, incussus ec.) e se concutere è quanto dire conquatere, concussus sarà come conquassus (vedi Forcellini in quatere, principio, concutere ec.). [p. 41modifica]Conquassare, altro derivato compositivo di quatere, viene dunque ad essere un continuativo di concutere ec., niente meno di quello che succussare (onde succussator, succussatura ec. Vedi anche il Du Cange) lo sia di succutere. Forcellini lo chiama frequentativo di succutere. È verbo antico, co’ suoi derivati: pur di questi se n’ha nel glossario e noi pure volgarmente diciamo talvolta succussare (9 novembre 1821).