Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3220

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[p. 253 modifica] che tali [p. 254 modifica]sieno per gl’intendenti e rispetto all’arte, non sono in verità punto rare, né difficili a inventarsi, e di esse si compone la massima parte di qualsivoglia opera musicale, non solo antica e classica, ma moderna italiana eziandio, benché le moderne italiane abbiano, come ho detto, piú melodia popolare che le antiche e straniere; cioè maggiormente seguano le assuefazioni de’ nostri orecchi, ed un piú gran numero delle loro melodie contraffacciano o imitino, o in tutto o in qualche parte o nel motivo somiglino le successioni di tuoni e note, a cui sono assuefatti generalmente gli uditori. E in verità se non fosse la memoria, che anche involontariamente e inavvertitamente subentra a pigliar parte nella composizione, piú difficile sarebbe forse al compositore l’abbattersi a trovar melodie non popolari già da altri trovate che non il trovarne delle nuove, conformi alle regole musicali.

Certo è che la principale, anzi la vera arte degl’inventori di musica, e il vero, proprio, musicale e grande effetto delle loro invenzioni, allora solo si manifesta ed ha luogo quando le loro melodie son tali che il popolo e generalmente tutti gli uditori ne sieno colpiti e maravigliati come di