Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3386

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pagina 3386

../3385 ../3387 IncludiIntestazione 28 settembre 2017 100% Saggi

3385 3387

[p. 356 modifica]

E qui si consideri il divario fra gli antichi e i moderni tempi. Ché fra gli antichi i filosofi, e massime i poeti, avevano senza contrasto il primo luogo, se non nella fortuna (molti filosofi l’ebbero ancora nella fortuna, come Pitagora, Empedocle, Archita, Solone, Licurgo ed altri de’ piú antichi, che furono padroni delle rispettive repubbliche), certo nella estimazion pubblica, non solo dopo morte, ma durante la loro vita. E pure molti piú erano allora che oggidí quelli che potevano esser poeti, perché l’immaginazione era signora degli uomini; e la debole filosofia di que’ tempi non distingueva gran fatto i filosofi da’ volgari, né molto si richiedeva per giungere alle loro cognizioni e per salire alla loro altezza. - ec. ec. (8 settembre, Natalizio di Maria Vergine Santissima, 1823).


*    Alla p. 3205. Un suono dolce o penetrante, indipendentemente dall’armonia o melodia che può sembrare aver rapporto alle idee, gli odori, il tabacco ec. influiscono sull’immaginazione massimamente, e v’influiscono in modo al tutto fisico, cioè senz’alcun rapporto per se stessi alle idee. Laddove quegli oggetti [p. 357 modifica]che agiscono sull’immaginazione