<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3534&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150925113650</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3534&oldid=-20150925113650
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3534 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 10modifica] a se stesso indifferente, e nulla mutato né di fuori né di dentro da quel di prima; a perseverare con sembianza di tranquillità [p. 11modifica]nelle stesse azioni, nello stesso stato, e fino nella malinconia, o nell’apparenza esteriore di essa, nella taciturnità ed in altre condizioni spesso occasionate dal timore, se in queste egli si trovava prima del pericolo. Ciò per farsi coraggio, per persuadersi che non vi sia che temere ec., né piú né meno che chi dimostra allegria ec. Questa indifferenza o dimostrazione d’indifferenza, lungi da essere effetto o segno di coraggio, lo è anzi di timore. Forse la similitudine può parer vile, ma io non trovo piú naturale immagine di un uomo veramente e perfettamente coraggioso nell’ora del pericolo, di quella che Pirrone navigando mostrò a’ suoi compagni spaventati nel tempo di una burrasca; e ciò fu un porco che in un cantone della nave attendea tranquillamente a mangiar le sue ghiande, mostrando bene all’esterno che anche il suo stato interiore si era appunto tale quale se la burrasca non fosse stata. Ma una gran differenza che v’ha tra questa similitudine e il nostro caso, si è che quell’animale