Poesie (Eminescu)/Appendice/VIII (73). Ritorno
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VIII (73).
RITORNO.
— Bosco, bosco, vita mia,
dimmi, dimmi, che fai tu?
molto tempo passò via
da che non ti vidi più.
5— Ecco, fo il mestiere eterno:
odo Bora nell’inverno
ammucchiar la neve a monti
sulle strade, e le canzoni
via cacciare e i dolci suoni.
10Faccio sempre quel mestiere:
nell’estate sul sentiere
che va al fonte, odo le note
della dóina, e il suon mi scuote;
poi che vien da belle bocche,
15mentre l’acqua empie le brocche,
— Bosco mio, dai bei torrenti,
sarà tempo e tempo fu,
tu sei giovine e diventi
ogni dì giovin di più.
— 20Cos’è il tempo per me, quando
va da secoli brillando
sui miei laghi ’l firmamento?
Freme il ramo e soffia il vento,
sia tempesta o sia sereno;
25va il Danubio ampio ed ameno,
sia sereno o sia tempesta:
solo l’uom cangia sua vesta.
Ma in eterno noi restiamo,
come fummo, così siamo,
30co’suoi fiumi il mar profondo,
coi deserti il vasto mondo,
con la luna il sol fulgente,
e col bosco la sorgente.