Poesie (Parini)/X. Scherzi/Scherzi per ventole

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Scherzi per ventole

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X. Scherzi - Canzonette per parafuoco X. Scherzi - Scherzi per ventagli

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SCHERZI PER VENTOLE

VII
Venditor son io di ventole
per la state che verrá:
ma, se il caldo sará grande
e la merce mancherá,
in iscambio de le ventole
venderò le vostre teste,
damerini che leggeste.
VIII
     Agitata il foco accresco,
agitata meno fresco.
Cosí Nice in ogni loco
col bel viso accende foco:
ma, se dice una parola,
mena un fresco che consola.
IX
     Fin che il sole arde in lione
son cercata, son gradita:
ma, se cambia la stagione,
a me logora e sdrucita
piú nessun non volge il ciglio.
Belle donne, a chi somiglio?

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X
     Amorosa ventoletta
mi dimeno qua e lá.
Non darei piacere a molti
coll’aver stabilitá.
Anche Nice cosí fa.
XI
     Ah furbetta! in questo istante
vai pensando al novo amante.
Tu se’ l’esca, ed egli è il foco:
ed Amore a poco a poco,
perché t’entri in ogni vena,
questa ventola dimena.
XII
     Sopra il molle canapè
nel meriggio piú infocato
un mi tiene avanti a sé;
altri due gli stanno a lato.
Io con moto dolce e grato
do ristoro a tutti e tre
sopra il molle canapè.
XIII
     Il mercante che mi vende
faria ben molti tesori,
s’io cosí come le mosche
discacciassi i seccatori.

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XIV
     Una ventola son io
che rinfresco ogni calore.
Se una bella ha troppo ardore,
per il manico mi pigli;
mi dimeni qua e lá,
e sollievo troverá.
XV
     Importun come la mosca
è il pensier di gelosia.
Ah se almen con questa ventola
si potesse cacciar via!
XVI
     Se una bella ha gelosia,
né il suo mal vuol che si scopra,
colla ventola si copra;
e da un lato guardi poi,
non veduta, i fatti suoi.
XVII
     Ben poss’io da bella mano
agitata piano piano
sollevar l’estivo ardore;
ma ci vuole altro che ventola
per il caldo dell’amore!

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XVIII
     Alma grande, che ti pasci
di pensier vaghi ed eletti,
deh permetti
che una ventola si vile
possa umile
fra gli zefiri odorosi,
lusingare i tuoi riposi.
XIX
     Zitti zitti. Io sono Amore
trasformato in questa ventola.
Io cosí l’aspro rigore
d’una bella vincerò.
Ah se avvien che meco treschi.
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