Portale:Testi/Immagine in evidenza

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Gestione sezione "Immagine in evidenza"

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In questa sezione è possibile visualizzare modificare e proporre le sezioni che appaiono periodicamente nel riquadro Immagine in evidenza del Portale:Testi.
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Per proporre una nuova immagine[modifica]

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Cosa serve[modifica]

  • In primo luogo cerca, scegliendole da Wikimedia Commons, immagini particolarmente belle o interessanti che descrivano un episodio tratto da qualche testo presente in Wikisource
  • Prima e/o dopo di essa inserirai il corrispondente brano descritto dall'immagine.

Schema[modifica]

Il canovaccio da copiare e rielaborare per creare una nuova sezione è il seguente:

==#==
<section begin=# />{{TestoCitazione
|Testo

[[File:Immagine|400px|center|thumb|''Descrizione]]


|'''''[[FonteCitazione|FonteCitazione...]]'''''
}}
<section end=# />
  • dove al posto di ogni "#" si pone il numero successivo a quello dell'ultima sezione di questa pagina
  • dove al posto di "TestoCitazione" si pone il brano di testo descritto dall'immagine .
  • dove al posto di FonteCitazione si pone un link al testo di Wikisource da cui si è tratta la citazione.
  • dove al posto di "Immagine si pone il nome dell'immagine di Commons che descrive il testo (compreso di estensione .jpeg/.JPG/.jpg/.png ecc.)
  • dove al posto di "Descrizione" si inserisce una breve descrizione dell'immagine (possibilmente l'autore, la data di produzione e il luogo in cui è esposta).

Le sezioni sottostanti sono applicazione di questo canovaccio e possono servirti come modello

Domande?[modifica]

Se hai domande, dubbi, proposte o necessiti di chiarimenti lascia un messaggio nella pagina di discussione o chiedi lumi a qualche amministratore.

1[modifica]

Cacciata aveva il sole del cielo già ogni stella e della terra l'umida ombra della notte, quando Filostrato, levatosi, tutta la sua brigata fece levare; e nel bel giardino andatisene, quivi s'incominciarono a diportare; e l'ora del mangiar venuta, quivi desinarono dove la passata sera cenato aveano. E da dormire, essendo il sole nella sua maggior sommità, levati, nella maniera usata vicini alla bella fonte si posero a sedere. Là dove Filostrato alla Fiammetta comandò che principio desse alle novelle; la quale, senza più aspettare che detto le fosse, donnescamente così cominciò:
A Tale from the Decameron di John William Waterhouse, (1916) Lady Lever Art Gallery, presso Port Sunlight



Il racconto di Fiammetta...


2[modifica]


Mentre noi corravam la morta gora,
dinanzi mi si fece un pien di fango,
e disse: "Chi se' tu che vieni anzi ora?".

E io a lui: "S'i' vegno, non rimango;
ma tu chi se', che sì se' fatto brutto?".
Rispuose: "Vedi che son un che piango".

E io a lui: "Con piangere e con lutto,
spirito maladetto, ti rimani;
ch'i' ti conosco, ancor sie lordo tutto".

La barca di Dante, di Ferdinand Victor Eugène Delacroix (1822), Museo del Louvre, Parigi


Lo buon maestro disse: "Omai, figliuolo,
s'appressa la città c' ha nome Dite,
coi gravi cittadin, col grande stuolo".

E io: "Maestro, già le sue meschite
là entro certe ne la valle cerno,
vermiglie come se di foco uscite

fossero". Ed ei mi disse: "Il foco etterno
ch'entro l'affoca le dimostra rosse,
come tu vedi in questo basso inferno".



Dante Alighieri, Divina Commedia, If VIII, vv. 31-39; 67-75.

3[modifica]


Oreste

Or, chi fratel mi noma?
Empia, tu forse, che serbato a vita,
e al matricidio m'hai? - Rendimi il brando,
il brando;... oh rabbia! - Ove son io? che feci?...

Il rimorso di Oreste, di William-Adolphe Bouguereau (1862), Chrysler Collection, Norfolk, Virginia


Chi mi trattien?... Chi mi persegue?... Ahi! dove,
dove men fuggo?... ove mi ascondo? - O padre,
torvo mi guardi? a me chiedesti sangue:
e questo è sangue;... e sol per te il versai.


Oreste, Atto quinto...

4[modifica]

 
Ecco apparir lo smisurato mostro
     mezzo ascoso ne l'onda e mezzo sorto.
     Come sospinto suol da borea o d'ostro
     venir lungo navilio a pigliar porto,
     così ne viene al cibo che l'è mostro
     la bestia orrenda; e l'intervallo è corto.
     La donna è mezza morta di paura;
     né per conforto altrui si rassicura.


Ruggiero soccorre Angelica di Jean Auguste Dominique Ingres, (1819)


    
Tenea Ruggier la lancia non in resta,
     ma sopra mano, e percoteva l'orca.
     Altro non so che s'assimigli a questa,
     ch'una gran massa che s'aggiri e torca;
     né forma ha d'animal, se non la testa,
     c'ha gli occhi e i denti fuor, come di porca.
     Ruggier in fronte la ferìa tra gli occhi;
     ma par che un ferro o un duro sasso tocchi.


Orlando Furioso, Canto X, Ottava 99-100

5[modifica]

 
Avea già 'l foco appresa
la città tutta, e già le fiamme e i vampi
ne ferian da vicino, allor che 'l vecchio
cosí dicea: "Caro mio padre, adunque, -
soggiuns'io - com'è d'uopo, in su le spalle
a me ti reca, e mi t'adatta al collo
acconciamente: ch'io robusto e forte
sono a tal peso: e sia poscia che vuole:


Fuga di Enea da Troia, di Federico Barocci (1598), Museo di Villa Borghese a Roma



ch'un sol periglio, una salute sola
fia d'ambedue. Seguami Iulo al pari;
Creúsa dopo ...


Eneide, Libro II, vv. 1150-1160...


6[modifica]

Nastagio degli Onesti, amando una de' Traversari, spende le sue ricchezze senza essere amato. Vassene, pregato da' suoi, a Chiassi; quivi vede cacciare ad un cavaliere una giovane e ucciderla e divorarla da due cani...
Sandro Botticelli, Nastagio degli Onesti (1483), al Museo del Prado di Madrid



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