Quando la Fè, Signor di sfera, in fera
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Bartolomeo Casaregi
XV
Quando la Fè, Signor di sfera, in fera
Sovra de’ Cieli il mio pensier conduce,
Te scopro in mezzo a grande alata schiera
Entro a tua somma incomprensibil luce.
5E se quindi alla mia notte primiera
Io torno, e solo a me Ragione è duce,
Pieno il Tutto di te veggio, e la vera
Tua bella immago, che nell’uom riluce:
Veggio il tuo spirto, che vigore infonde
10A questa immensa mole, e spuntar fuore
In erbe il veggio, in frutti, in fior, in fronde.
Te sulle penne di piacevol’ ore,
Spaziar per l’aere, e te del mar sull’onde:
Ah! ma sol te non veggio entro il mio core.