Quattro destrier, quasi le piante alati

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Qual’alma in terra non avrà pensiero Intestazione 21 gennaio 2024 75% Da definire

Qual'alma in terra non avrà pensiero Contra gli assalti di Nettun spumanti
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni morali di Gabriello Chiabrera
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XVII

AL SIG. GIACOMO CORSI

Biasimo d’Amore.

Quattro destrier, quasi le piante alati,
     A coppia a coppia ubbidïenti al freno,
     Per monti me conducono, e per prati,
     Ed io mille piacer chiudo nel seno.
5Godo, che Roma, ove speranze altere,
     Ma sempiterni affanni han posto albergo,
     Io legge prescrivendo al mio volere,
     Quasi sviato, ho pur lasciato a tergo.
Sì per lungo sentier fresch’onde e pure,
     10E sento mormorare aure serene,
     Ed alternare infra le frondi oscure
     Rosignuoli, dell’aria alme Sirene.
Ma tra’ piacer, che desïati io provo,
     Quel, che più vivo mi si chiude in petto,
     15È che verso la patria i passi io movo,
     Ov’entro due begli occhi è ’l mio diletto.
Incauta lingua a rivelar veloce
     Ciò che mio proprio onor vuol che s’asconda
     Ove ne vai? Ma che dico io? La voce
     20Ah che del cor le passïon seconda.
Or se rossa la guancia, e basso il guardo
     Mi condanna a portar colpa d’amore,
     Vagliami almen, che s’io vaneggio, ed ardo,
     Io non son lento a confessar l’errore.
25Ben grave error, che a desïar m’adduce
     Ognor beltà, che di mia morte è rea;
     E fammi in terra ricercar la luce
     Che nel chiaro del ciel cercar dovea.
Corsi, quegli occhi e quelle chiome d’oro
     30Al Ciel, che sembra, che n’aspetti e chiami,
     Innalzar mi doveano; ed io di loro,
     Per quaggiù dimorar, fatti ho legami.
Sì delle pene mie certo e sicuro
     Sol prezzo lei, che miei desiri accende,
     35Ne prendo a rammentar, come atro e scuro
     Generoso sepolcro alfin m’attende.