Vai al contenuto

Quattro tribbunali in dua

Da Wikisource.
Giuseppe Gioachino Belli

1834 Indice:Sonetti romaneschi III.djvu sonetti letteratura Quattro tribbunali in dua Intestazione 1 ottobre 2024 75% Da definire

La cassa der lotto L'ammalato a la cassetta
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

[p. 142 modifica]

QUATTRO TRIBBUNALI IN DUA.[1]

     Bartolomeo, tu pparli a la carlona:
De sti ggiri che cqui[2] ssei poco pratico.
Pari vienuto cór grobbo-arrostatico[3]
Dar paese dell’ìcchese in perzona.[4]

     Cosa sce trovi d’arimane statico,[5]
S’hanno unita la Grasscia co’ l’Annona?
È sseggno che sta ggente bbuggiarona
Cià da mmaggnasse[6] er pane e ’r companatico.

     L’istessa cosa incircuncirco[7] accade
De le Strade e dell’Acque. Abbi ggiudizzio
D’arifrette,[8] e tte[9] vojjo perzuade.[10]

     S’è mmess’inzieme l’un e ll’antro uffizzio,
Perché er Guverno, pe’ scopà le strade,
Ha ppijjato er diluvio ar zu’ servizzio.

11 gennaio 1834.

Note

  1. [La Presidenza dell’Annona e Grascia, e la Prefettura Generale di Acque e Strade.]
  2. Di questi maneggi qui.
  3. Sembri venuto col globo-aerostatico.
  4. Dal paese stesso dell’X. Dall’altro mondo.
  5. Cosa ci trovi da rimanere estatico.
  6. Vuol mangiartisi.
  7. [Circum circa.]
  8. Di riflettere.
  9. Ti.
  10. Persuadere.