Regno di Sardegna - Regie Patenti 18 luglio 1844
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Documento N.° X.
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REGIE LETTERE PATENTI
In data 18 luglio 1844.
per la grazia di dio
re di sardegna, di cipro e di gerusalemme,
duca di savoia e di genova, ec., ec.,
principe di piemonte, ec., ec., ec.
Colle lettere patenti del 10 settembre 1840 già abbiamo autorizzata una società ad intraprendere studi per una parte delle strade ferrate da Genova al Piemonte, e confine lombardo, e questi studi essendoci stati presentati, li abbiamo fatti prima d’ogni cosa esaminare in linea d’arte da una Commissione composta d’ingegneri, e quindi sulla domanda di nuovi favori stataci rassegnata da detta società, abbiamo creduto opportuno di sentire sul merito di tali proposizioni e sulle essenziali questioni inerenti allo stabilimento di strade ferrate nei nostri Stati di terra-ferma sotto il rapporto politico, strategico, economico e commerciale il parere di una special Commissione che abbiamo a tal fine nominata con nostro brevetto del 26 marzo ultimo scorso. Prese ora in matura e nuova considerazione le discussioni ed i pareri emessi nella sfera delle rispettive incumbenze dalle dette due Commissioni, abbiamo giudicato util cosa di determinare intanto alcune basi, per le quali restino stabilite in massima, e sopra un più ampio sistema di comunicazioni e d’interessi le principali direzioni che le strade ferrate debbono percorrere nei nostri Stati, con dare nel tempo stesso alcune disposizioni per la celere formazione degli studi occorrenti per mandarle ad eseguimento, e per l’assegnamento dei fondi a tali studi necessari.
Epperò di nostra certa scienza e regia autorità, avuto il parere del nostro Consiglio, abbiamo determinato, come colle presenti determiniamo, quanto segue:
Art. 1° Il sistema delle strade ferrate nei nostri Stati di terra-ferma avrà luogo colla costruzione simultanea di una strada a ruotaie di ferro da Genova a Torino per Alessandria e la valle del Tanaro con diramazione verso la Lomellina, donde a Novara ed al Lago Maggiore.
2° Il punto da cui dovrà partire detta diramazione, sarà determinato in correlazione della località che in dipendenza di accurati studi sarà prescelta per varcare il fiume Po con maggiore utilità e sicurezza.
3° Compiuta od intrapresa la costruzione di detta strada bipartita nelle dette direzioni verso Torino ed alla Lomellina, verrà eseguita la diramazione di un altro tronco che, da quello verso la Lomellina, metta alla Lombardia nella direzione che le circostanze saranno per consigliare più opportuna.
4° Per l’effetto della costruzione delle strade ferrate nelle direzioni summenzionate saranno intrapresi gli occorrenti studi, che dovranno aver luogo nella conformità infra stabilita.
5° Il nostro primo segretario di Stato per gli affari dell’interno e delle finanze delegherà gl’ingegneri per la formazione di detti studi, e stabilirà le retribuzioni e le indennità da assegnarsi ai medesimi ed alle altre persone addette a tali lavori.
6° A questo fine è da noi autorizzata una spesa nuova di lire 100,000 da applicarsi ad una nuova categoria sotto la denominazione di strade ferrate, la quale verrà instituita sotto il n° 23 bis, in aggiunta a quelle della parte II Spese straordinarie del bilancio passivo pel corrente anno 1844 della nostra generale azienda economica dell’interno, riservandoci di provvedere in seguito, sulla proposta che ne verrà fatta, per lo stanziamento di quelle altre spese che per tale oggetto saranno necessarie.
7° Terminati che saranno i lavori e studi surriferiti, ci verrà dalla nostra segreteria di Stato rassegnata apposita relazione sul definitivo risultamento dei medesimi per gli ulteriori nostri provvedimenti.
Deroghiamo ad ogni disposizione o regolamento in quanto possa essere contrario alle presenti, che mandiamo alla Camera nostra de’ conti di registrare, volendo che siano inoltre stampate ed inserite nella Raccolta degli atti del nostro governo per essere da chiunque spetta osservate e fatte osservare; chè tale è nostra mente. Date in Racconigi addì 18 del mese di luglio, l’anno del Signore mille ottocentoquarantaquattro, e del regno nostro il decimoquarto.
Carlo Alberto
V. Avet.
V. Scati per il Pr. Segr. di Guerra.
V. Di Collegno.
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