Rime (Cavalcanti)/Le Rime di Guido Cavalcanti/Le rime posteriori al 1290/Era 'n penser d'amor quand'io trovai
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per Mandetta.
Era ’n penser d’amor quand’io trovai
due foresette nove.
L’una cantava: — e’ piove
4gioco d’amore in noi. —
Era la vista lor tanto soave
e tanto queta cortese ed umile
ch’i’ dissi lor: — voi portate la chiave
8di ciascuna vertù alta e gentile.
De! foresette, no m’abbiate a vile
per lo colpo ch’io porto:
questo cor mi fu morto
12poi che ’n Tolosa fui. —
Elle con li occhi lor si volser tanto
che vider come ’l core era ferito,
e come un spiritel nato di pianto
16era per mezzo de lo colpo uscito.
Per questa ballata s’è già visto come fra i tre primari Mart, Cap1, Va, Mart sia da preferirsi agli altri. La lezione, se si eccettua l’ordine delle strofe, non presenta in questi cdd. varianti strane. Il verso:
la quale amor chiamava la Mandetta
è tolto integralmente da Mart, sembrando questa la lezione più semplice e quindi probabilmente più pura.
Poi che mi vider così sbigottito
disse l’una che rise:
— guarda come conquise
20forza d’amor costui. —
L’altra, pietosa, piena di mercede,
fatta di gioco in figura d’amore,
disse: — ’l tuo colpo, che nel cor si vede,
24fu tratto d’occhi di troppo valore
che dentro vi lasciaro uno splendore
ch’i’ no ’l posso mirare.
Dimmi se ricordare
28di quelli occhi ti poi. —
A la dura questione e paurosa,
la qual mi fece questa foresetta,
i’ dissi: — e’ mi ricorda che ’n Tolosa
32donna m’apparve accordellata istretta,
la quale amor chiamava la Mandetta.
Giunse sì presta e forte
che ’n fin dentro a la morte
36mi colpir li occhi suoi. —
Molto cortesemente mi rispose
quella, che di me prima aveva riso:
disse: — la donna, che nel cor ti pose
40co’ la forza d’amor tutto ’l suo viso,
dentro per li occhi ti mirò si fiso
ch’amor fece apparire.
Se t’è grave ’l soffrire
44raccomàndati a lui. —
Vanne a Tolosa, ballatetta mia,
ed entra quetamente a la Dorata.
Ed ivi chiama che, per cortesia
48d’alcuna bella donna, sia menata
dinanzi a quella, di cui t’ò pregata’;
e, s’ella ti riceve,
dilli con voce leve:
52— per merzè vegno a voi. —