Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CXVI
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Sonetto CXVI
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SONETTO CXVI
Potess’io in questa acerba atra tempesta
Del travagliato mondo entrar ne l’arca
Col caro a Dio Noè, poich’altra barca
Non giova a l’acqua perigliosa infesta;
O con la schiera ebrea, ch’ardita e presta
L’aperto Rosso mar sicura varca,
E poi sul lito, del gran peso scarca,
Ringrazia Dio cantando in gioia e festa;
O con Pietro il mio cor, alor ch’io sento
Cader la fede al sollevar de Tonde,
Da la divina man sentisse alzarsi;
E, s’al lor Tesser mio non corrisponde,
Non è il favor del Ciel scemato o spento,
Né quei soccorsi fur mai lenti o scarsi.