Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXIV
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Sonetto LXIV
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SONETTO LXIV
Per le vittorie qui rimangon spente
Talor le virtù prime, perch’altera
Contra de l’altra la vittrice schiera
Mostra il superbo sdegno e l’ira ardente.
Scintilla alor di carità non sente,
Né de l’alta umiltà la gloria vera;
Sempre le par che ’l Ciel le rida, e spera
Con l’altrui sangue assicurar la mente.
Ma nel Signor, quand’Ei fatt’uom qui vinse
L’Inferno e ’l mondo, di luce infinita
Lampeggiar sempre le virtù divine;
L’umiltà Lo spogliò, l’amor Lo avinse
Di laccio, e in croce con chiodi e con spine
Diede a Lui morte, a tutti gli altri vita.