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Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CIII

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Sonetto CIII

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Sonetto CII Sonetto CIV


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SONETTO CIII


R
ami d’un alber santo, e una radice

     Ne diede al mondo; ma son chiare e intere
     L’alme tue frondi, e le mie manche e nere,
     Onde diversi frutti Amor n’elice. 4
Ben fuora a par di lor suo stil felice,
     S’io per lui degna scorta all’alte spere
     Fuss’io a Parnaso, l’altre glorie vere,
     Come agli amanti Laura e Beatrice. 8
Sicchè per far eterna qui memoria
     Di lui, volga il purgato e raro stile
     A tal, ch’allarghi il volo ai bei pensieri. 11
Che poggiando ognor più sua immortal gloria,
     Cader non può la mia depressa e umile,
     Poi del suo onor vanno i miei spirti altieri. 14