Rime varie (Alfieri, 1903)/Appendice/VI. Dunque in narrarti il mio stato infelice

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VI. Dunque in narrarti il mio stato infelice

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VI. Dunque in narrarti il mio stato infelice
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VI.

(Sotto Fiesole – 5 settembre 1797).

Dunque in narrarti il mio stato infelice
Io t’offendea, me misero! Dunqu’era
Meglio il serbar nell’egro petto intera
La doglia che sospir tanti ne elice!

Dovea tacer; poichè tacendo il dice
Sempre sul viso mio sculta la nera
Malinconia, per cui forz’è ch’io pera,
Com’uom cui nulla speme accoglier lice.

Ma, sia ver ch’io il dovessi, io nol potea;
Che spesse volte l’anima trabocca
Dal troppo incarco dell’angoscia rea.

Ciò ch’ebbi in cor, me lo turò la bocca.
Quindi, se il troppo amarti errar mi fea,
A te la colpa e il perdonarmel tocca.