CCLVIII (1796). Bioccoli giù di Marzolina neve
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20 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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CCLVIII (1796). Bioccoli giù di Marzolina neve
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Bioccoli giù di Marzolina neve
Veggio venirne impetüosi al suolo;
Che, meta appena dan quivi al lor volo,
Già sciolta è in fango lor bianchezza breve.
Tali il Mondo limoso in sè riceve
Le candid’alme, che l’etereo polo
Talor vi scaglia; ai tristi invido duolo,
Se tosto il lor fetor quelle non beve.
Ma duol ne han rado i tristi, e spessa gioja:
Che, delle mille, l’una a stento sfugge,
La cui tenace purità non muoja.
Schernita quindi, ogni virtù si strugge,
Sì il morboso contatto la impastoja;
Ovver, sola ed intatta, indarno rugge.
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