CCLXXV (1798). Non t'è mai Patria, no, il tuo suol paterno
../CCLXXIV. Già il feretro e la Lapida e la Vita
../CCLXXVI. S'io nel comun dolore allor che tutti
IncludiIntestazione
21 giugno 2022
100%
Da definire
<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation>Indice:Alfieri - Rime varie (1903).djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CCLXXV._Non_t%27%C3%A8_mai_Patria,_no,_il_tuo_suol_paterno&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20220621171017</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Rime_varie_(Alfieri,_1903)/CCLXXV._Non_t%27%C3%A8_mai_Patria,_no,_il_tuo_suol_paterno&oldid=-
20220621171017
Rime varie - CCLXXV (1798). Non t'è mai Patria, no, il tuo suol paterno Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CCLXXV (1798). Non t'è mai Patria, no, il tuo suol paterno
[p. 174 modifica]
Non t’è mai Patria, no, il tuo suol paterno,
S’ivi aggiunta non bevi al latte primo
Libertà vera, in cui Virtude ha il perno
Tal, ch’io null’altro al paragon n’estimo.
L’Anglo è tra noi, per ora, il sol che eterno
Può farsi il nome fuor del mortal limo,
Timoneggiando con valor l’interno
Stato, di Leggi al par che d’Armi opimo.
Ma noi tutti altri, quanti Europa n’abbia,
Schiavi o d’Uno, o di Cinque, o di Trecento,
La natalizia abbominevol gabbia
Spregiar dobbiamo, e divorarvi a stento
La magnanima nostra inutil rabbia,
Finchè sia ’l tempo del servir poi spento.
|