CCXXXII (1794). Queruli (è vero) i mediocri affanni
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17 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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Rime varie - CCXXXII (1794). Queruli (è vero) i mediocri affanni Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CCXXXII (1794). Queruli (è vero) i mediocri affanni
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Curae leves loquuntur, ingentes stupent. |
Queruli (è vero) i medïocri affanni;
Muti i massimi, sempre. Arguto detto,
Vincitor dei trascorsi e futuri anni,
Concepito in robusto alto intelletto.
Beato oh quei, che può narrar suoi danni!
Quei, che sfogando un doloroso affetto,
Trova chi ’l pianto suo col pianto inganni:
Che il lagrimare in due, quasi è diletto.
Ma, se mai di se stesso all’uom vien tolto,
O nell’amata, o nell’amico, il meglio;
Quello è il dolor, che tace in cor sepolto.
Donna, dell’alma mia continuo speglio,
Purch’io viva i tuoi dì, con fermo volto
Far mi veggio e mendìco ed egro e veglio.
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