CLII. Presso al loco ove l'Istro è un picciol fonte
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8 giugno 2022
100%
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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20220608170335
Rime varie - CLII. Presso al loco ove l'Istro è un picciol fonte Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CLII. Presso al loco ove l'Istro è un picciol fonte
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Presso al loco ove l’Istro è un picciol fonte,
Nell’atto io d’esser dal mio ben diviso,
Di un gelato sudor sentia la fronte
Molle, e di ardente lagrimare il viso.
E in flebil suono di pietà, che un monte
Avria spezzato, un parlare interciso
Udia di voci a saettar sì pronte,
Ch’io sperai che il dolor mi avrebbe ucciso.
In quel punto, non so quel ch’io dicessi;
Nulla, credo: io piangeva; e piango ancora;
Nè sapea dov’io m’era, o che mi fessi.
Vedea lei sola; e l’ho negli occhi ognora:
A un cenerino drappo avea commessi
Gli omeri, e il crin coprìa color d’aurora.
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