CXCVII (1787). Madre diletta mia, deh! non ti piaccia
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12 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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Rime varie - CXCVII (1787). Madre diletta mia, deh! non ti piaccia Vittorio AlfieriAlfieri - Rime varie (1903).djvu
CXCVII (1787). Madre diletta mia, deh! non ti piaccia
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Madre diletta mia, deh! non ti piaccia
Di maggior pianto omai gravarmi il ciglio,
Col darmi ingiusta incomportabil taccia
Di sconoscente, o d’insensibil figlio.
Spesso, se avvien che a te mie nuove io taccia,
Il non poterti io dir, che al scelto esiglio
Sto per dar fine, e che a te riedo, allaccia
Mia penna; e fa, che al nulla dir mi appiglio.
Squarciato il cor da più saette io porto:
Amor mi sforza, e libertà più ancora,
Ad afferrar di qua dall’Alpi un porto:
Di là mi chiama in flebil voce ognora
L’orba vecchiezza tua, cui sol conforto
Il riveder l’unico figlio or fora.
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