Rime varie (Alfieri, 1903)/CXXV. Quel tetro bronzo che sul cuor mi suona

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CXXV (1784). Quel tetro bronzo che sul cuor mi suona

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CXXV (1784). Quel tetro bronzo che sul cuor mi suona
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CXXV (1784).

Quel tetro bronzo che sul cuor mi suona,
E a raddoppiar mie lagrime m’invita,
Ogni mio senso istupidito introna,
E mi ha la fantasia dal ver partita.

Di lei, che lungi sol dagli occhi è gita,
Parmi ch’io veggo la gentil persona
Egra giacente all’orlo della vita,
Che in questo pianto or solo mi abbandona.

E in flebil voce: o mio fedel (mi dice)
Di te mi duol; che de’ sospir tuoi tanti
Nulla ti resta, che vita infelice.

Vita? no, mai. Dietro a’ tuoi passi santi
Io mossi, ove al ben far m’eri radice;
Ma al passo estremo, irne a me spetta avanti.