CXXX. Ciò che il meglio si appella, e vuol più lode
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5 giugno 2022
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<dc:title> Rime varie </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator>
<dc:date>1776-1799</dc:date>
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20220605174059
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CXXX. Ciò che il meglio si appella, e vuol più lode
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Ciò che il meglio si appella, e vuol più lode,
Credo, è talvolta all’uom discerner dato;
Benchè il seguirlo in tutto è a noi negato,
E a quelli più, cui passïon più rode.
So dire io pur, ch’io mi dovea far prode,
Ed aspettar che più benigno il fato
M’avesse la mia donna riportato
Di quà dall’Alpi alle tirrene prode.
Ma il quarto mese è già del second’anno,
Ch’io, per sforzo inaudito, lei non veggio;
E il posso or (spero) senza alcun suo danno.
Da chi biasmarmi vuol null’altro io chieggio,
Se non ch’egli entri nel mortal mio affanno;
Poi dir si attenti, ch’io m’appiglio al peggio.
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