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Rime varie (Alfieri, 1903)/LVI. Felice tu mio messagger d'amore

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LVI. Felice tu, mio messagger d'amore

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LVI. Felice tu, mio messagger d'amore
LV. Già un dolce fiato in su le placid'ale LVII. Sole di un mesto velo tenebroso

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LVI.

Felice tu, mio messagger d’amore
Che me precorri ben duo interi Soli!
Pria di me la vedrai: qual dolce onore
Col tuo spronar più fervido m’involi!

A lei tu rechi in quel mio foglio il core,
E più tu fuggi, più il mio duol consoli;
Ma di mia mente rapida l’ardore
Già ti precede, e innanzi invan mi voli.

Pure i negri occhi di salute e vita
Vedrai tu primo; io ne starò digiuno,
Fin che sia la seconda ombra sparita.

Strano destin, ch’ente non v’abbia alcuno
Cui tocchi mai gioja davver compíta!
Anco ad Iride porta invidia Giuno.