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Rime varie (Alfieri, 1903)/XLI. Apollo o tu cui le saette aurate

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XLI (1778). Apollo, o tu, cui le saette aurate

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XLI (1778). Apollo, o tu, cui le saette aurate
XL. Oggi ha sei lustri appiè del colle ameno XLII. Galli Russi Britanni e quanti mena

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XLI (1778).

Apollo, o tu, cui le saette aurate
Dell’arcier vincitor d’uomini e Dei
Trasser dal fianco sospirosi omei,
Te Dio sforzando ad implorar pietate;

S’io, qual mel penso, son tuo sacro vate,
Se grati unqua ti furo i preghi miei,
Oggi, deh! scendi a trar d’error costei,
Che sol tue suore assévra essermi grate.

Vieni, e le narra come a Péneo in riva,
Servo tu pur d’amore, un dì seguisti
Dafne, posta in oblio la cetra e il canto.

Dille, che in noi, più che dei carmi, è viva
D’amor la fiamma; e al fin per te si acquisti
Fe, se non premio, al mio verace pianto.