Rime varie (Alfieri, 1903)/XXVI. Già cinque interi e più che mezzo il sesto

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XXVI (1778). Già cinque interi, e più che mezzo il sesto

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XXVI (1778).

Già cinque interi, e più che mezzo il sesto
Lustro ho trascorso, e dir non oso: Io vissi;
Che quanto io lessi, vidi, appresi, o scrissi,
Or sento essere un nulla manifesto.

Appresi io mai ciò ch’ora apprendo in questo
Celeste sguardo, in cui miei sguardi ho fissi?
Pria che a’ tuoi rai, mio Sol, le luci aprissi,
S’io chieggo a me; che fui? muto mi resto.

Che fui, che seppi, e che vid’io finora?
Io, che a mirarti, oimè! sì tardi arrivo;
E, giunto in tempo, altr’uom già forse io fora.

Or che a te sola penso, e parlo, e scrivo,
E son tuo, se mi vuoi, finch’io mi mora;
Ora incomincio e ardisco dir, ch’io vivo.