Rime varie (Alfieri, 1903)/XXXIII. Or sì che m'ami or non fallaci ho i segni

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XXXIII. Or sì, che m'ami, or non fallaci ho i segni

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XXXIII. Or sì, che m'ami, or non fallaci ho i segni
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XXXIII.

Or sì, che m’ami; or non fallaci ho i segni
Visto di caldo amor tra ciglio e ciglio,
Dove, non senza mio grave periglio,
Scorsi una nube di gelosi sdegni.

Gli occhi d’amare lagrime eran pregni
E parean minacciarmi un duro esiglio;
Tal ch’io mi presi di tacer consiglio,
Nè osai pur dirti: Sola in me tu regni.

L’ira, che molto in cor gentil non dura,
Fuggiva; e serenarsi a poco a poco
Vedea la fronte turbatetta, e oscura:

Ma non avean perciò mie voci loco:
Io piangeva, e tacea. La fè si giura
Meglio col pianto, allor che vero è il foco.