Rime varie (Alfieri, 1912)/CIII. Dolore per la lontananza della sua donna

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CIII. Dolore per la lontananza della sua donna

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CIII. Dolore per la lontananza della sua donna
CII. Lo tiene in vita solamente forza d'amore CIV. Un brutto scherzo di Frontino

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CIII [cxxxviii].1

Dolore per la lontananza della sua donna.

Mesto son sempre;2 ed il pianto, e la noja,
Dell’inutil mio viver son le scorte:
Ma il dolor, che alla speme ancor le porte
4 Schiude, non vuol ch’io viva, e non ch’io muoja.
Quindi adirato, e torbido, ogni gioja
Sfuggo piú assai, ch’altri non sfugge morte;3
E son mie poche doti intere assorte
8 Nell’ozio, che i piú belli anni m’ingoja.

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Fin ch’io mi stava di mia donna al fianco,
Mi porgean l’alme suore4 alto diletto,
11 Né mai di apprender sazio era, né stanco.5
Privo di lei, son privo d’intelletto;6
Ogni senno e virtude in me vien manco,
14 «Pien di malinconia la lingua e il petto».7


Note

  1. Questo sonetto fu composto, come il precedente, a Pisa, il 2 agosto 1785.
  2. 1. Mesto son sempre: vegg. la nota 1ª del son. Malinconia, perché un tuo solo seggio.
  3. 5-6. Reminiscenza di ciò che S. Tommaso dice di S. Francesco nell’undecimo canto del Paradiso (58 e segg.):
    ... per tal donna giovinetto in guerra
    Del padre corse, a cui, come alla morte,
    La porta del piacer nessun disserra.
  4. 10. L’alme suore, le Muse.
  5. 11. Un son. dell’A. non riferito in questa scelta, comincia con un verso simile:
    Non di laudarti sazio mai né stanco...
  6. 12. Non è vero che il soggiorno pisano e la lontananza della Contessa fosse deleteri per la mente del Poeta, giacché proprio nella prima metà del 1785 stese il Panegirico di Plinio a Traiano e si risolse a continuare la prosa del Principe e delle lettere ideata e distribuita piú anni prima a Firenze.
  7. 14. Il Petrarca, di Marco Aurelio (Trionfo d’A., I, 101):
    Pien di filosofia la lingua e ’l petto.