Schivo di vaneggiar, fuggo lontano

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Giovan Battista Marino

XVII secolo Indice:Marino Poesie varie (1913).djvu Letteratura XVIII. Alla carne Intestazione 10 settembre 2023 100% Da definire

Verme immortal, che con secreto dente Peregrino usignuol, s'avien che sia
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi morali e sacri


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xviii

alla carne

     Schivo di vaneggiar, fuggo lontano,
meretrice impudica, i tuoi diletti,
e ’l manto grave de’ lascivi affetti,
qual fe’ l’ebreo garzon, ti lascio in mano.
     Invan co’ vezzi, temeraria, invano,
s’altro non dái che duol, gioia prometti;
Circe crudel, che lusingando alletti,
indi in mostro trasformi il senso umano.
     Lessi che giá con simulato viso
porse a mal cauto re donna omicida
latte soave, ond’ei fu poscia anciso.
     Or te vegg’io che, dolcemente infida,
domestica nemica e sotto riso,
l’anima inebri sol perché l’ancida.