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Madrigali
Letteratura
XXIII. Il bidello dello studio nel chiedere la mancia agli scolari
Intestazione
31 luglio 2022
100%
Da definire
<dc:title> XXIII. Il bidello dello studio nel chiedere la mancia agli scolari </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Tommaso Stigliani</dc:creator><dc:date></dc:date><dc:subject>Madrigali</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Sono_il_vostro_bidel,_che_m%27appresento&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20220731190056</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Sono_il_vostro_bidel,_che_m%27appresento&oldid=-20220731190056
XXIII. Il bidello dello studio nel chiedere la mancia agli scolari Tommaso StiglianiAA. VV. - Lirici marinisti.djvu
Sono il vostro bidel, che m’appresento
per la colletta a voi, larghi scolari.
Non appiattate sotto ’l manto il mento,
non vi mostrate dell’avere avari.
Questo ch’ho in mano è un bacil d’argento;
però convien che d’òr siano i danari.
Su, dunque, se larghezza in voi s’aduna,
gettate alcuna stella in questa luna.