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Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XIII.djvu/407: differenze tra le versioni

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{{RigaIntestazione||DELLE MATERIE|401}}
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{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>causa della tolleranza, {{Pg|12|t. VII, p. 12.|sdVII}} Scorre per la Gallia, distruggendo ed atterrando gl’idoli ed i templi, {{Pg|372|t. VII, p. 372.|sdVII}}
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{{Colonna|em=-1}}{{Pt|{{gap|.55em}}gono|rimangono}} nell'oscurità, {{Pg|68|t. II, p. 68.|sdII}}


{{Sc|Martino IV}}, Papa, {{Pg|174|t. XIII, p. 174.|sdXIII}}
{{Sc|Foca}}. Sua elezione, {{Pg|373|t. VIII, p. 373.|sdVIII}} Rivolta di Costantinopoli, {{Pg|374|t. VIII, p. 374.|sdVIII}} Creato imperadore, {{Pg|377|t. VIII, p. 377.|sdVIII}} Suo carattere, {{Pg|378|tom. VIII, p. 378.|sdVIII}} Sua tirannide, {{Pg|379|t. VIII, p. 379.|sdVIII}} Sua caduta e morte, {{Pg|381|tom. VIII, p. 381.|sdVIII}}


''Fortificazioni'' d'Europa circa il cinquecento, {{Pg|328|t. VII, p. 328.|sdVII}} Dell’impero dall’Eusino sino alle frontiere della Persia, {{Pg|336|t. VII, p. 336.|sdVII}} Di Dara in Persia, {{Pg|343|t. VII, p. 343.|sdVII}}
{{Sc|Martino V}}, Papa. Sua elezione, {{Pg|277|t. XIII, p. 277.|sdXIII}} Suo governo, {{Pg|277|t. XIII, p. ''ivi''.|sdXIII}}


''Martiri e Martirio''. Loro numero meno considerevole di quanto è stato esagerato, {{Pg|48|t. III, p. 48.|sdIII}} Su quanto possa credersi intorno ai patimenti de’ martiri, {{Pg|106|t. III, p. 106.|sdIII}} Loro numero, {{Pg|109|tom. III, p. 109.|sdIII}} Culto dei martiri cristiani circa il quattrocento, {{Pg|389|t. V, p. 389.|sdV}} Riflessioni generali, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}} Martiri e reliquie favolose, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}}
{{Sc|Fozio}}, Patriarca di Costantinopoli. Sue dispute di ambizione coi Pontefici, {{Pg|12|t. XII, p. 12.|sdXII}}


''Francia''. Origine di questo nome, idea dello stato generale di questo paese e delle sue rivoluzioni, {{Pg|73|t. VII, p. 73.|sdVII}} Invasa dagli Arabi, {{Pg|334|t. X, p. 334.|sdX}} Liberata da Carlo Martello, {{Pg|339|t. X, p. 339.|sdX}} Riunione del ducato di Normandia alla corona di Francia, {{Pg|206|t. XI, p. 206.|sdXI}}
{{Sc|Mascezel}}, figlio di Nabello affricano, {{Pg|33|t. VI, p. 33.|sdVI}} Riporta una vittoria facile, completa e quasi senza effusione di sangue, {{Pg|36|t. VI, p. 36.|sdVI}} Accoglienza da lui avuta alla Corte di Milano, {{Pg|39|t. VI, p. 39.|sdVI}} Rimane infelicemente annegato, {{Pg|39|t. VI, p. ''ivi''.|sdVI}}


<p>{{Sc|Massenzio}}, figlio di Massimiano. Dichiarato Imperatore di Roma, {{Pg|184|t. II, p. 184.|sdII}} Rifiuta la perfida amicizia di Galerio, Imperatore d’Oriente, {{Pg|189|t. II, p. 189.|sdII}} Sua tirannide nell’Affrica e nell’Italia, {{Pg|199|t. II, p. 199.|sdII}} Guerra civile tra lui e Costantino, {{Pg|202|t. II, p. 202.|sdII}} Indulgenze e timori di Massenzio, {{Pg|211|t. II, p. 211.|sdII}} Sua morte, {{Pg|215|t. II, p. 215.|sdII}} {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>Distruzione della sua stirpe, {{Pg|216|t. II, p. 216.|sdII}} Persecuzione de’ Cristiani sotto questo principe, {{Pg|98|t. III, p. 98.|sdIII}}</p>
''Franchi''. Loro origine e loro confederazione coi Romani, {{Pg|379|t. I, p. 379.|sdI}} Invadono la Gallia, {{Pg|381|t. I, p. 381.|sdI}} Devastano la Spagna, {{Pg|387|t. I, p. 387.|sdI}} Passano in Affrica, {{Pg|388|t. I, p. 388.|sdI}} Loro ardita impresa, {{Pg|80|t. II, p. 80.|sdII}} Loro stabilimento nell’impero, {{Pg|80|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Soggiogati da Giuliano, {{Pg|63|t. IV, p. 63.|sdIV}} Loro stabilimento nella Gallia sotto i re Merovingi, {{Pg|421|t. VI, p. 421.|sdVI}} Loro totale conquista della Borgogna, {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>{{Pg|94|t. VII, p. 94.|sdVII}} Loro conquista della Aquitania, {{Pg|102|t. VII, p. 102.|sdVII}} Totale stabilimento della Monarchia francese nella Gallia, {{Pg|105|tom. VII, p. 105.|sdVII}} Controversie politiche, {{Pg|108|t. VII, p. 108.|sdVII}} Anarchia de’ Franchi, {{Pg|139|tom. VII, p. 139.|sdVII}} Invadono l’Italia, {{Pg|453|t. VII, p. 453.|sdVII}} Loro discesa in questo paese cogli Alemanni, {{Pg|128|t. VIII, p. 128.|sdVIII}} Ripugnanza loro e di Carlo Magno, {{Pg|318|t. IX, p. 318.|sdIX}} I Franchi e i Latini, {{Pg|468|t. X, p. 468.|sdX}} Loro carattere e loro tattica, {{Pg|471|t. X, p. 471.|sdX}} Loro tracotanza nelle Crociate, {{Pg|225|t. XI, p. 225.|sdXI}} Loro indugio, {{Pg|356|t. XI, p. 356.|sdXI}} Marciano verso Gerusalemme, {{Pg|357|t. XI, p. 357.|sdXI}} Assediano e conquistano questa città nell’anno stesso, {{Pg|358|t. XI, p. 358.|sdXI}} Loro Lega coi Veneziani, {{Pg|336|tom. XII, p. 336.|sdXII}}
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{{Ct|c=indice|G}}


{{Sc|Massimiano}}. Associato all’Impero da Diocleziano, {{Pg|145|t. II, p. 145.|sdII}} Sua lunga assenza da Roma, {{Pg|146|t. II, p. 146.|sdII}} Sua residenza in Milano, {{Pg|147|t. II, p. 147.|sdII}} Circo, teatro, zecca, palazzo, bagni fondati in questa città da Massimiano, {{Pg|147|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Estingue il pericoloso spirito d’indipendenza, {{Pg|149|t. II, p. 149.|sdII}} Usurpa, se non gli attributi, i titoli della divinità, {{Pg|153|t. II, p. 153.|sdII}} Rinunzia di Massimiano alla imperiale dignità, contemporanea a quella di Diocleziano, {{Pg|161|t. II, p. 161.|sdII}} Suo feroce carattere, {{Pg|161|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Riveste la porpora, {{Pg|185|t. II, p. 185.|sdII}} Arruola un numeroso corpo di Mori per la sua guerra Affricana, {{Pg|186|t. II, p. 186.|sdII}} Conduce a Roma prigioniero Severo, {{Pg|187|t. II, p. 187.|sdII}} Dà sua figlia Fausta in moglie a Costantino, e gli conferisce il titolo d’Augusto, {{Pg|187|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Difende l’Italia invasa da Galerio, {{Pg|188|tom. II, p. 188.|sdII}} Massimiano si rifuggia nella Corte di suo genero Costantino, {{Pg|194|t. II, p. 194.|sdII}} Sparge artificiosamente rumore sulla morte di Costantino; occupando il suo trono, procura di svegliare una ribellione, {{Pg|194|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Segreta ma irrevocabil sentenza di morte contro di lui, {{Pg|197|t. II, p. 197.|sdII}} Stato de’ Cristiani sotto il
{{Sc|Gaina}}, Capo dei Goti. Fa massacrare Rufino, {{Pg|25|t. VI, p. 25.|sdVI}} Primo generale d’Oriente, si dichiara contro Stilicone suo benefattore, {{Pg|27|t. VI, p. 27.|sdVI}} Fomenta la ribellione di Tibigildo, {{Pg|287|tom. VI, p. 287.|sdVI}} Sua cospirazione e caduta, {{Pg|292|tom. VI, p. 292.|sdVI}}

{{Sc|Galerio}}. Sua associazione all’Impero, {{Pg|110|t. II, p. 110.|sdII}} Discende il Danubio contro i Barbari, {{Pg|122|t. II, p. 122.|sdII}} Come li trattasse, {{Pg|123|t. II, p. 123.|sdII}} Sua disfatta nella
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Versione delle 23:54, 9 mar 2024


DELLE MATERIE 401
causa della tolleranza, t. VII, p. 12. Scorre per la Gallia, distruggendo ed atterrando gl’idoli ed i templi, t. VII, p. 372.

Martino IV, Papa, t. XIII, p. 174.

Martino V, Papa. Sua elezione, t. XIII, p. 277. Suo governo, t. XIII, p. ivi.

Martiri e Martirio. Loro numero meno considerevole di quanto è stato esagerato, t. III, p. 48. Su quanto possa credersi intorno ai patimenti de’ martiri, t. III, p. 106. Loro numero, tom. III, p. 109. Culto dei martiri cristiani circa il quattrocento, t. V, p. 389. Riflessioni generali, t. V, p. 392. Martiri e reliquie favolose, t. V, p. 392.

Mascezel, figlio di Nabello affricano, t. VI, p. 33. Riporta una vittoria facile, completa e quasi senza effusione di sangue, t. VI, p. 36. Accoglienza da lui avuta alla Corte di Milano, t. VI, p. 39. Rimane infelicemente annegato, t. VI, p. ivi.

Massenzio, figlio di Massimiano. Dichiarato Imperatore di Roma, t. II, p. 184. Rifiuta la perfida amicizia di Galerio, Imperatore d’Oriente, t. II, p. 189. Sua tirannide nell’Affrica e nell’Italia, t. II, p. 199. Guerra civile tra lui e Costantino, t. II, p. 202. Indulgenze e timori di Massenzio, t. II, p. 211. Sua morte, t. II, p. 215.

Distruzione della sua stirpe, t. II, p. 216. Persecuzione de’ Cristiani sotto questo principe, t. III, p. 98.

Massimiano. Associato all’Impero da Diocleziano, t. II, p. 145. Sua lunga assenza da Roma, t. II, p. 146. Sua residenza in Milano, t. II, p. 147. Circo, teatro, zecca, palazzo, bagni fondati in questa città da Massimiano, t. II, p. ivi. Estingue il pericoloso spirito d’indipendenza, t. II, p. 149. Usurpa, se non gli attributi, i titoli della divinità, t. II, p. 153. Rinunzia di Massimiano alla imperiale dignità, contemporanea a quella di Diocleziano, t. II, p. 161. Suo feroce carattere, t. II, p. ivi. Riveste la porpora, t. II, p. 185. Arruola un numeroso corpo di Mori per la sua guerra Affricana, t. II, p. 186. Conduce a Roma prigioniero Severo, t. II, p. 187. Dà sua figlia Fausta in moglie a Costantino, e gli conferisce il titolo d’Augusto, t. II, p. ivi. Difende l’Italia invasa da Galerio, tom. II, p. 188. Massimiano si rifuggia nella Corte di suo genero Costantino, t. II, p. 194. Sparge artificiosamente rumore sulla morte di Costantino; occupando il suo trono, procura di svegliare una ribellione, t. II, p. ivi. Segreta ma irrevocabil sentenza di morte contro di lui, t. II, p. 197. Stato de’ Cristiani sotto il